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I nuovi siti della Valle d’Aosta in Abbonamento musei

Tra storia, artigianato, architettura e natura

Aosta ANSAcom

Dai castelli ai musei, passando per giardini botanici e miniere, è ampia l’offerta dei luoghi di interesse della Valle d’Aosta che dal primo agosto sono entrati a far parte di Abbonamento musei, la carta ‘all you can visit’ che dà libero accesso all’offerta culturale di un’intera regione, 365 giorni l’anno.

Castello di Introd
Dalla sommità della torre duecentesca è possibile ammirare il Monte Bianco e le principali cime che circondano Aosta. Nella sala esagonale del castello è stata allestita una nuova postazione emozionale–realizzata da Fondation Grand Paradis attraverso il progetto Interreg Pacta (Promouvoir l’Action Culturelle en Territoire Alpin) dedicata alla bolla di Papa Niccolò V, che autorizzò il matrimonio tra Catherine de Challante e Pierre d’Introd.

Centro espositivo Alpinart – La miniera di Cogne
La struttura ospita l’esposizione permanente La Miniera di Cogne, un percorso espositivo che illustra la storia, la geologia, il complesso minerario e l’attività produttiva della miniera di magnetite che ha caratterizzato la storia di Cogne.

Centro visitatori del Parco nazionale Gran Paradiso di Cogne
L'evoluzione complessa e dinamica dell’area protetta è presentata come in un laboratorio di sperimentazione, con modelli esplicativi, sistemi multimediali e giochi interattivi, numerosi giochi di ruolo e un originale "spaziosensoriale" che offre ai visitatori la possibilità di apprezzare i profumi della natura e sentire i suoni caratteristici del bosco.

Centro visitatori del Parco nazionale Gran Paradiso di Rhêmes-Notre-Dame
Agli ospiti viene raccontata un’avvincente storia: quella del gipeto, il più grande avvoltoio europeo, tornato a volare nei
cieli del Parco nazionale Gran Paradiso. La visita ripercorre, in chiave cronologica, tutte le tappe di questa storia, dall’estinzione al ritorno. E’ inoltre possibile conoscere tutta l’avifauna presente nell’area protetta e fruire di una nuova postazione immersiva-emozionale dedicata al gufo-reale.

Centro visitatori del Parco nazionale Gran Paradiso di Valsavarenche
Qui la regina incontrastata è la lince, presentata attraverso i diorami, che fanno immergere il visitatore negli ambienti della Valsavarenche in cui i predatori vivono.
Il Centro ospita inoltre lo Spazio Lupo, un centro di documentazione che fornisce e raccoglie testimonianze e documenti sulla presenza del lupo nel territorio dell’area protetta.

Giardino botanico alpino Paradisia (Cogne)
Sono ospitate circa mille specie di piante e fiori di Alpi e Appennini, oltre ad alcuni esempi della flora di montagna di tutto il mondo (Europa, Asia, America). Inoltre, all’interno del Giardino sono stati ricostruiti alcuni ambienti montani circostanti, come la vegetazione delle zone umide, delle morene e dei detriti calcarei.

Maison Bruil (Introd)
E’ un’antica casa rurale a funzioni concentrate in cui tutti gli spazi necessari alla sopravvivenza di persone e animali si trovano raggruppati sotto un unico tetto. La forma attuale è frutto di un’evoluzione architettonica complessa databile tra il 1680 ed il 1856. Il museo si sviluppa su tre piani fra i vari ambienti tipici della casa tradizionale, riportati mediante un
restauro alla loro funzione originaria.

Maison musée Berton (La Thuile)
Casa Museo realizzata per volere testamentario dei fratelli Berton che, scapoli e senza eredi, hanno donato l’edificio e le collezioni di arredi e oggetti artigianali in esso contenuta al Comune di La Thuile, indicando chiaramente che essa dovesse divenire un museo e aprire le sue porte a tutti. I pezzi della collezione sono datati in un periodo che va dal ‘500 alla metà del ‘900.

Main – Maison de l’artisanat international (Gignod)
Il Main è un centro espositivo che ospita mostre temporanee tematiche, dedicate all’artigianato locale e internazionale, della durata massima di due anni.

Mav – Museo dell’artigianato valdostano di tradizione (Fénis)
Attualmente il Mav ospita oggetti di cultura materiale da manufatti d’uso (XVII-XX secolo) a sculture (XIII-XXI secolo) di collezioni pubbliche e private. I patrimoni sono frutto del coinvolgimento di artigiani, collezionisti e collettività.

Miniere d’oro di Brusson
La scoperta di questa miniera risale al 1899 e la sua storia accompagna l’epoca moderna della metallurgia in Valle d’Aosta fatta di grande fermento imprenditoriale che vede protagonisti importanti gruppi e società europee. Si parlava di grandi filoni luccicanti di pepite e si favoleggiava di un ‘El Dorado dell’Italia del West’. Questa miniera è oggi visitabile per scoprirne le caratteristiche mineralogiche uniche e riviverne la storia fatta di sogni, speranze e duro lavoro.

Miniere turistiche di Saint-Marcel
Il sito minerario di Servette, posto nel Vallone di Saint-Marcel, ha una storia di estrazione di pirite, calcopirite e pietre da macina che inizia in epoca romana, prosegue nel Medioevo e a più riprese nel Settecento, per arrivare all’epoca moderna. Il sito conta numerosi punti di interesse come gli edifici di servizio, le polveriere, i dormitori, la forgia e sistemi di movimentazione del materiale.

Museo del tesoro della Cattedrale di Aostas

Il Museo del Tesoro della Cattedrale di Aosta, aperto al pubblico nel 1984, presenta una selezione significativa del patrimonio valdostano d’arte sacra, ponendosi al centro di una rete di raccolte museali, talvolta di piccole dimensioni, allestite in numerose chiese della regione. E’ inoltre previsto l’ingresso scontato per i possessori di abbonamento musei in tre strutture.

Châtel-Argent (Villeneuve)
Vivre Châtel-Argent è un itinerario che si snoda nell’area intorno alla rocca di Châtel- Argent, il castello che con la sua torre alta 15 metri sovrasta Villeneuve: i sentieri nel verde portano a scoprire la Chiesa di Santa Maria, una chiesa romanica sorta su un antico complesso paleocristiano, un poderoso donjon e la cappella di Santa Colomba che risale al XII secolo.

Cripta di Saint-Léger (Aymavilles)
Parte integrante dell’omonima chiesa settecentesca, la cripta di Saint-Léger è stata dichiarata uno dei beni religiosi più rilevanti dell’alta Valle d’Aosta, in seguito agli approfondimenti effettuati durante le recenti campagne di scavo archeologico.

Chiesa e Chiostro di Sant’Orso (Aosta)
Da segnalare il bellissimo coro ligneo quattrocentesco, l’antica cripta e l’importante ciclo di affreschi (sec. XI) visibile nel sottotetto della chiesa. Il chiostro è il gioiello del complesso monumentale di Sant’Orso. Il primitivo impianto romanico risale quasi certamente al 1132 e fu opera di maestranze provenzali o lombarde.

 

In collaborazione con:
Regione Valle d'Aosta

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